L’art.27 della Costituzione italiana afferma che la responsabilità penale è personale; l’imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva; le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato. Su questi principi si fondano le norme che regolano l’esecuzione della pena detentiva, il mondo carcerario e le misure alternative alla detenzione.
All’approfondimento di questi temi è dedicato l’evento formativo dell’ordine dei giornalisti della Sardegna dal titolo “Carcerazione e misure alternative: cronaca e deontologia”, che si svolgerà a Olbia, venerdì 3 maggio, dalle 14.30 alle 17.30, nella sala della Biblioteca Civica Simpliciana, in piazzetta Dionigi Panedda, 3.
Dopo l’introduzione del presidente dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna, Francesco Birocchi, interverrà: l’avv. Edvige Baldino, garante dei diritti dei detenuti e delle persone private della libertà personale presso il comune di Tempio, parlerà della realtà carceraria nella Casa di Reclusione di Nuchis Paolo Pittalis. L’avv. Domenico Putzolu del Foro di Tempio e componente della Giunta Nazionale dell’Unione delle Camere Penali d’Italia, interverrà sul tema: “Le misure alternative alla detenzione e il ritorno a propulsioni meramente punitive e retributive della pena”. Infine, il dott. Riccardo De Vito, magistrato di Sorveglianza Tribunale di Sassari e presidente nazionale di Magistratura Democratica si occuperà di “Differenti modelli penitenziari e discrezionalità della magistratura di sorveglianza”.
Ai giornalisti partecipanti verranno assegnati 5 crediti formativi.