Martedì 3 dicembre prossimo, nell’Aula Magna della Facoltà Teologica della Sardegna, in via Sanjust 11, a Cagliari, dalle 17,30 alle 20,00, si parlerà di giornalismo cattolico. L’occasione è data dalla ricorrenza del 60° anniversario dalla fondazione dell’Unione Cattolica della Stampa Italiana (UCSI), la cui assemblea costitutiva si riunì a Roma il 3 maggio del 1959. Pochi giorni dopo anche in Sardegna, a Cagliari, si costituì la sezione regionale. In Sardegna gli iscritti all’Ucsi sono un centinaio e sono presenti in quasi tutte le testate pubbliche e private e nei media diocesani. I relatori saranno: Marco Tarquinio, direttore del quotidiano Avvenire, Donatella Trotta, vicepresidente nazionale dell’Ucsi e giornalista delle pagine culturali del quotidiano Il Mattino, Francesco Birocchi, presidente dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna. Modera Andrea Pala, presidente Ucsi Sardegna. Il ruolo del giornalista chiamato ad essere “cronista della storia” e a ricostruire la memoria dei fatti, ma anche a lavorare per la coesione sociale, a dire la verità ad ogni costo è stato ed è ancora l’oggetto della riflessione dell’UCSI. Un giornalismo voce della coscienza e “capace di distinguere il bene dal male, le scelte umane da quelle disumane” (come ha ribadito Papa Francesco all’udienza concessa ai giornalisti dell’UCSI il 23 settembre scorso). Capace di aiutare a capire ed individuare la mescolanza che non distingue, ma anche di essere liberi di fronte all’audience. Nell’era del web il compito del giornalista è identificare le fonti credibili, contestualizzarle, interpretarle e gerarchizzarle, se serve avendo il coraggio di rovesciare l’ordine delle notizie, per dar voce a chi non ce l’ha, di raccontare le ‘buone notizie’ che generano amicizia sociale, costruiscono comunità di pensiero e di vita capaci di leggere i segni dei tempi. La partecipazione al convegno assegnerà cinque crediti formativi ai giornalisti.