Con delibera del Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei giornalisti del 15 settembre 2020 sono state fissate le date per le elezioni dei componenti il Consiglio Nazionale per il triennio 2020/2023.
Questo il relativo calendario:
domenica 8 novembre 2020 in prima convocazione alle ore 5:00 (considerato che l’Assemblea è valida in prima convocazione quando intervenga almeno la metà degli iscritti all’Albo – eventualità mai verificatasi finora – è ipotizzabile che occorrerà ricorrere alla seconda convocazione, allorché la votazione sarà valida con qualunque numero di partecipanti);
► domenica 15 novembre 2020, presso la sede dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna, in Via Barone Rossi n. 29, a Cagliari, alle ore 10:30 si svolgerà, in seconda convocazione, l’assemblea degli iscritti, nel caso che nella prima convocazione non sia intervenuta almeno la metà degli iscritti aventi diritto al voto;
► domenica 22 novembre 2020 per le eventuali votazioni di ballottaggio, qualora i candidati non abbiano ottenuto la maggioranza dei voti.
Le operazioni di voto si svolgeranno rispettivamente:
► a Cagliari nella sede del Consiglio Regionale dell’Ordine in via Barone Rossi 29;
►a Sassari presso l’Hotel Carlo Felice, Via Carlo Felice, 50
I seggi resteranno aperti dalle ore 12 alle ore 20
Sono ammessi al voto, a norma della Legge e del Regolamento, tutti gli iscritti negli elenchi dei professionisti e dei pubblicisti in regola con il pagamento delle quote d’iscrizione. Coloro che non lo sono possono provvedere al pagamento prima di recarsi alle urne (nei seggi funzionerà un servizio riscossioni). L’elettore viene ammesso a votare previo accertamento della sua identità personale da compiersi mediante l’esibizione della tessera professionale o di documento di identità, ovvero mediante il riconoscimento da parte di un componente del seggio. Non è ammesso il voto per delega.
Per il Consiglio nazionale l’assemblea elegge un professionista e un pubblicista.
I Consiglieri nazionali sono eletti dall’Assemblea a scrutinio segreto, a maggioranza assoluta dei voti espressi dagli iscritti. Ove non sia raggiunta tale maggioranza assoluta da tutti o da alcuni dei candidati, si procede ad una successiva votazione di ballottaggio (domenica 22 novembre 2020 nelle stessi sedi e con lo stesso orario) tra i candidati che hanno riportato il maggior numero di voti, in numero doppio a quello dei consiglieri da eleggere (art. 6 della Legge 69/1963 – comma d). Pertanto, a cura dei presidenti dei seggi, sarà affisso agli albi delle sedi elettorali un elenco dei candidati ai sensi della predetta norma, con l’avvertenza che l’elettore dovrà scegliere e trascrivere nell’apposita scheda tanti nominativi quanti sono i seggi ancora vacanti, cioè la metà dei nominativi affissi.
Questa lettera vale anche come convocazione per le eventuali votazioni di ballottaggio.
Sono eleggibili i professionisti e i pubblicisti che abbiano almeno cinque anni di anzianità di iscrizione all’Albo e che siano titolari di una posizione previdenziale attiva presso l’Inpgi.
Il Consiglio nazionale, secondo quanto prevede il Decreto legislativo 15 maggio 2017 n. 67, sarà composto da 60 membri, 40 professionisti e 20 pubblicisti, di cui almeno due (un professionista e un pubblicista) rappresentanti delle minoranze linguistiche riconosciute. A tale scopo è costituito un collegio unico nazionale al quale potranno partecipare gli iscritti che autocertificheranno la loro appartenenza ad una delle minoranze linguistiche riconosciute “entro 20 giorni antecedenti la data fissata per la prima convocazione dell’assemblea elettiva”, ovvero entro il 19 ottobre 2020.
Alleghiamo alla presente una copia del modulo di autocertificazione (sotto) da inviare agli uffici dell’Ordine regionale entro tale data. I colleghi che presenteranno l’autocertificazione potranno votare ed essere eletti (sempre che abbiano almeno 5 anni di iscrizione all’Ordine ed una posizione Inpgi attiva) solo nel collegio unico nazionale in quanto il Decreto prevede che “nessun iscritto agli elenchi può votare o essere eletto in più di un collegio”.
Il Decreto prevede infine che per “assicurare all’interno del Consiglio nazionale la rappresentanza del giornalista pubblicista appartenente alla minoranza linguistica, al medesimo è attribuito il seggio dell’eletto che ha riportato in assoluto il minor numero di voti trai venti giornalisti pubblicisti eletti dagli iscritti in ciascuno dei venti Ordini regionali”. In altre parole, la regione che avrà eletto il pubblicista con il minor numero di voti assoluti perderà il proprio seggio a favore del rappresentante
delle minoranze linguistiche.