Gentile collega, desidero comunicarti che sono disponibili da oggi (1° marzo) tre corsi in presenza proposti dal Consiglio regionale dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna, che consentiranno ai giornalisti inadempienti di recuperare i crediti mancanti, relativi al triennio 2020-2022. Si tratta dei primi tre corsi ai quali ne seguiranno altri al più presto (anche on line, webinar e on demand). Sulla piattaforma www.formazionegiornalisti.it, sono inoltre disponibili tutti i corsi organizzati dal Consiglio nazionale ODG.
Il Ministero della Giustizia, ha concesso infatti una proroga di sei mesi per il triennio 2020-2022 scaduto il 31 dicembre del 2022, per consentire ai colleghi che ancora non lo avessero fatto, di mettersi in regola con la Fpc che – è bene ricordarlo – un obbligo di legge per tutti gli iscritti all’Ordine dei giornalisti.
I corsi riservati ai colleghi inadempienti validi per il completamento del triennio formativo 2020-2022 saranno visibili solo agli iscritti che non hanno raggiunto il numero di crediti previsti per il precedente triennio. Questi ultimi – contrariamente agli adempienti che vedranno solo la dicitura “Corsi disponibili” – accedendo al loro profilo sulla piattaforma dedicata alla formazione, troveranno anche la dicitura “Corsi Disponibili in Proroga”. Selezionando quest’ultima indicazione visualizzeranno i corsi proposti, nelle varie modalità, per ottenere crediti per il precedente triennio.
Sulla piattaforma nazionale sono stati caricati i corsi on demand gratuiti. Per gli inadempienti i crediti maturati a conclusione del corso, saranno caricati nel completamento del triennio 2020-2022, mentre per coloro che sono in regola, i crediti andranno nel nuovo triennio 2023-2025.
Ricordo infine che per coloro che hanno raggiunto i 30 anni d’iscrizione all’Albo sono richiesti solo 20 crediti per triennio, di cui dieci deontologici. Gli uffici dell’Ordine restano comunque a tua disposizione (anche telefonicamente) per indirizzarti correttamente alla soluzione di eventuali problemi. Cordiali saluti, Francesco Birocchi