Qual è il rapporto oggi fra informazione ed etica? È possibile generare un ampio confronto su questi delicati temi, anzitutto con chi quotidianamente si occupa di lavoro, cooperazione e imprese? E inoltre è possibile instaurare un confronto, anche generazionale, da diverse prospettive, sul rapporto fra informazione ed etica?
Se ne discute sabato 27 gennaio, dalle 9 alle 13 nell’Aula magna del Seminario arcivescovile di Cagliari, in occasione delle celebrazioni nazionali in onore di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti, promosse dall’Unione cattolica della stampa italiana, dall’Ordine dei giornalisti, dalla Federazione italiana dei settimanali cattolici, con la partecipazione, nel corso dei lavori, di tante realtà associative del mondo del lavoro e dell’associazionismo.
La mattina si apre con l’intervento del presidente della Conferenza episcopale italiana, cardinale Matteo Maria Zuppi, e preceduto dagli interventi di Francesco Birocchi, presidente dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna, e di Vincenzo Varagona, presidente nazionale dell’Unione cattolica della stampa italiana. Prosegue con una tavola rotonda, moderata da Franco Siddi, presidente di Confindustria Radio-Tv, alla quale partecipano i rappresentanti di Confindustria, Confartigianato, Confcooperative, Confcommercio e l’arcivescovo monsignor Giuseppe Baturi, e si conclude con un confronto intorno ai messaggi pubblicati da papa Francesco nel corso dei suoi 10 anni di pontificato moderato da Vincenzo Varagona.
Obiettivo dell’incontro tra le diverse personalità che intervengono nel corso della mattina di sabato 27 gennaio è dunque quello di capire quali siano le frontiere etiche odierne del giornalismo, quali debbano essere le modalità di confronto fra i vari attori della comunicazione e quali siano le sfide che il giornalismo è chiamato a raccogliere per avere un rapporto proficuo con la società civile. Si affronterà con i relatori, ciascuno secondo la propria sfera di competenza, anche il tema del gap generazionale che sovente crea divario di idee e di norme culturali.
La partecipazione all’incontro dà diritto a 6 crediti deontologici.