Un nuovo codice deontologico per le giornaliste ed i giornalisti. Sarà presentato a Cagliari giovedì prossimo nella sala G. Pisano dell’Unione Sarda

Entrerà in vigore il primo giugno prossimo il nuovo Codice deontologico delle giornaliste e dei giornalisti che sostituisce il Testo Unico dei doveri del giornalista. Approvato all’unanimità dal Consiglio nazionale è il frutto di un lavoro complesso, durato molti mesi, durante i quali la commissione giuridica si è confrontata con enti, sindacati e associazioni che negli anni hanno collaborato con l’Ordine, siglando carte importanti che sono state inglobate in questo nuovo codice.

Giovedì prossimo, 20 febbraio, Enrico Romagnoli, presidente della Commissione giuridica dell’Ordine nazionale dei giornalisti sarà a Cagliari per un corso di formazione dal titolo “Le nuove regole deontologiche per le giornaliste ed i giornalisti”, che si svolgerà, dalle 14 alle 17, presso la sala Giorgio Pisano dell’Unione Sarda, in piazza Unione Sarda. Ai giornalisti partecipanti verranno riconosciuti cinque crediti formativi (deontologici).
Il nuovo Codice è un documento sintetico, molto più agile del precedente “Testo unico” e raccoglie le regole che i giornalisti italiani sono tenuti a rispettare. Il quadro storico delle norme deontologiche della professione è stato confermato nella sostanza e sono state introdotte importanti innovazioni, a cominciare dalle regole sull’Intelligenza artificiale. Le carte deontologiche, alcune delle quali erano allegate al vecchio documento, restano storicizzate e continueranno ad essere la cornice del nuovo Codice deontologico, fornendo così approfondimenti per un approccio più responsabile nei confronti del cittadino. L’attuale Testo unico della deontologia resterà comunque pienamente in vigore fino al 31 maggio 2025.

All’incontro di Cagliari, giovedì 20 febbraio, oltre ad Enrico Romagnoli, presidente della Commissione giuridica dell’Ordine nazionale dei giornalisti, interverranno Francesco Birocchi, presidente dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna e Giuseppe Murru, consigliere nazionale dell’Ordine e componente del Comitato esecutivo nazionale.