Il giornalismo sardo è in lutto: è morto ieri all’età di 90 anni Lucio Artizzu, una lunga vita passata tra giornalismo e politica. Per diverso tempo membro del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, è stato per quindici anni capo dell’ufficio stampa della Regione. Un incarico che ha ricoperto durante la presidenza dei democristiani Antonio Giagu De Martini (agli inizi degli anni Settanta), Pietrino Soddu e Angelo Rojch ma anche sotto la guida del socialdemocratico Sandro Ghinami, del socialista Franco Rais e di Mario Melis, esponente di spicco del partito sardo d’azione (negli anni Ottanta). L’esperienza politica comincia con una militanza nell’ex Democrazia cristiana: consigliere comunale e assessore a Cagliari, nel 1987 è stato anche l’Alter Nos nella Festa di Sant’Efisio.
Nato a Cagliari il 16 agosto del 1930, Lucio Artizzu era laureato in Lettere. Quasi subito ha lasciato l’insegnamento per dedicarsi alla sua grande passione, il giornalismo. Ha cominciato la carriera al Quotidiano Sardo di Cagliari, organo della Curia arcivescovile. È stato corrispondente del quotidiano nazionale della Dc, il Popolo, e ha collaborato con diversi giornali e riviste nazionali.
Profondo e appassionato conoscitore e cultore della storia di Cagliari, nel 1996 ha pubblicato “Il dizionario di Cagliari – Sa memoria ’e su tempus”, che contiene etimologie, modi di dire, e luoghi della città di oggi e di ieri e i nomi dei pesci del Golfo degli Angeli. Una straordinaria guida che svela il capoluogo e la sua storia e che per diverse settimane è stata nelle classifiche dei libri sardi più venduti. Il figlio Ignazio, 57 anni, giornalista di lungo corso in Rai, oggi capo ufficio stampa della Giunta regionale guidata da Christian Solinas scrive su Facebook: «Nel giorno della sua festa, San Salvatore da Horta ha accompagnato in Paradiso mio padre. Nell’immenso dolore, ringrazio Dio per il suo amore e il suo esempio».
Articolo pubblicato sull’Unione Sarda del 19.03.2021