“Per un linguaggio giornalistico inclusivo e rispettoso delle identità e dei diritti delle persone con disabilità”. E’ il titolo del corso di formazione che si terrà venerdì 10 giugno 2022 a Cagliari, nell’aula 6 della Facoltà di Studi Umanistici dell’Università, a Sa Duchessa (p.zza D’armi), dalle 14 alle 18. L’evento è organizzato da Giulia giornaliste Sardegna e dall’Ordine dei Giornalisti della Sardegna, in collaborazione con l’USSI Sardegna, l’Ordine degli Avvocati del Foro di Cagliari, Sensibilmente ODV e Università di Cagliari. Le carte deontologiche e la legge sulla privacy disegnano i confini entro i quali i giornalisti e le giornaliste, nell’esercizio del diritto di cronaca, si muovono nel rispetto dei diritti delle persone, anche e soprattutto in relazione ai dati sensibili che riguardano la salute. Ma come vengono rappresentate le persone con disabilità? Quali sono le “parole giuste” per raccontarle fuori da stereotipi, pietismi, luoghi comuni e pregiudizi? Il corso di formazione si propone di individuare un ambito di riflessione e di approfondimento collegato a modalità operative di espressione attraverso un linguaggio inclusivo che rispetti i diritti delle persone con disabilità senza recluderle nel recinto dei “meno fortunati” o dei “ragazzi speciali” in armonia con quanto previsto dalla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità. Il tema sarà affrontato sotto l’aspetto del linguaggio e dello stile narrativo, della deontologia e attraverso le esperienze e i progetti degli attivisti e delle attiviste delle associazioni. Saranno analizzati anche i meccanismi della doppia discriminazione che colpisce le donne disabili sotto il profilo dei diritti e dell’autodeterminazione oltre che di una rappresentazione mediatica troppo spesso parziale. Ai giornalisti partecipanti verranno riconosciuti 6 crediti formativi e 3 agli avvocati in quanto una parte del corso è riservata all’approfondimento di contenuti giuridici. L’evento di Cagliari è in continuità con un analogo corso che si è svolto a Olbia nel dicembre 2019 in occasione del quale era stata lanciata l’idea di una “carta o manifesto di Olbia” sui doveri dell’informazione nei confronti delle persone disabili. Il processo per la realizzazione del progetto si è fermato a causa della sopraggiunta pandemia, ma potrà essere eventualmente ripreso nell’ambito di questo nuovo appuntamento formativo. Interverranno in apertura: Francesco Birocchi, presidente dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna; Matteo Pinna, presidente dell’ordine degli avvocati di Cagliari; Susi Ronchi, fondatrice di Giulia giornaliste Sardegna; Paolo Mastino presidente USSI Sardegna; Donatella Rita Petretto, delegata del Rettore dell’Università di Cagliari in materia di integrazione sociale e diritti delle persone con disabilità. La moderazione è affidata a Caterina De Roberto Giulia giornaliste-l’Unione Sarda. Sono programmate poi le relazioni di: Vannalisa Manca ,consigliera Odg, Giulia Giornaliste, “La Carta che non c’è”; Sara Carnovali, Phd in Diritto costituzionale, collaboratrice parlamentare presso Camera dei deputati, autrice del libro “Il corpo delle donne con disabilità – Analisi giuridica intersezionale su violenza, sessualità e diritti riproduttivi”, sul tema “Parole, corpi, giustizia. I diritti umani delle persone con disabilità in prospettiva di genere”; Giuseppe Macciotta, specialista in diritto del lavoro e della previdenza sociale “Lavoro e disabilità”; Francesca Arcadu, Consigliera di UILDM (Unione italiana lotta alla distrofia muscolare), formatrice sui temi socio-sanitari e della disabilità “Le parole per dirlo: essere persone con disabilità attraverso lo sguardo degli altri”; Benedetta Pintus, Giulia giornaliste, specialista nel linguaggio non discriminatorio, “Quando le narrazioni diventano tossiche”; Veronica Asara, presidente Sensibilmente ODV “Comunicazione, autonomia e consapevolezza di sé: progetto educativo alla comunicazione sui social”; Marco Granata, presidente Fondazione Peter Pan, “Per fortuna abbiamo Fede”; Ilaria Meloni, ciclista paralimpica, “A ruota libera”.