Una strage in cui persero la vita 140 persone, la notte del 10 aprile 1991. Seguirono indagini, processi, commissioni d’inchiesta parlamentari me la verità non è stata ancora del tutto svelata. A 31 anni da quel disastro avvenuto nel mare di Livorno – il più grave della marineria civile italiana – la vicenda della Moby Prince è rimasta uno dei più oscuri misteri del nostro Paese. La Camera penale di Oristano con l’Ordine dei giornalisti della Sardegna ritengono opportuno ricostruire quello che è accaduto sulla base dei documenti disponibili, affinché il tempo non cancelli la memoria e l’interesse dell’opinione pubblica venga meno, con la conseguenza di indebolire la volontà di fare chiarezza. Un evento formativo dal titolo “La strage della Moby Prince. Indagini, processi e commissioni d’inchiesta: la lunga ricerca della verità”, si svolgerà venerdì prossimo a Oristano presso la sala convegni Unifidi, in via Sebastiano Mele (Lottizzazione Cualbu), dalle 15.30 alle 19.30. I giornalisti partecipanti avranno diritto a quattro crediti formativi.
Interverranno Rosaria Manconi, presidente Camera penale di Oristano; Paolo Mastino, giornalista Rai, componente del consiglio direttivo ODG Sardegna, autore del documentario-inchiesta “Buonasera, Moby Prince”; Luchino Chessa, presidente Associazione “10 aprile” e figlio del comandante della Moby Prince; Carlo Alberto Melis Costa, legale dei familiari delle vittime; Silvio Lai, parlamentare e componente la commissione d’inchiesta; Mara Lapia, ufficio di presidenza seconda commissione d’inchiesta; Piero Pittalis, deputato, v.presidente 2° commissione d’inchiesta; Antonio Di Rosa, direttore del quotidiano la Nuova Sardegna. Modera Francesco Pilloni, Camera penale Oristano.